[LBFree] Canzo-Valmadrera-Lecco

Innanzitutto occorre dire che il giro dei Corni di Canzo in questa variante è decisamente duro, sia per la salita, decisamente impegnativa, che per la discesa, estremamente tecnica e non sempre pedalabile. Lo classificherei come bike&hikeDunque, dalla stazione di Lecco si imbocca la strada per Bellagio (le due gallerie non potete evitarle) fino ad Onno. Interessante qui il passaggio delle gallerie perchè si entra nella prima galleria lasciando un lago estremamente ventoso e si esce dalla seconda trovando un altro lago che di vento non ha la minima traccia: come se fossero due mondi separati! Giunti ad Onno inizia la salita che proegue fino a Valbrona, se vi sembra dura considerate che questa sarà la parte più comoda e facile del giro. Meglio come abbiamo fatto noi tergiversare un poco e farvi un giretto per il paese e il santuario poco più avanti!Da Valbrona infatti si imbocca una deviazione (dietro la chiesetta poco prima della fontana del ciclista) che va verso il Rifugio S.E.V. ... e subito capirete di che pasta è fatta la via per il S.E.V.. Le pendenze sono decisamente importanti e non lasciamo mai scampo: la strada non molla mai, anche quando sembra di si. Questo dura fino alla fine dell'asfalto dove finalmente inizia una salita cementata ... che è anche peggio! Verticale al limite dell'assurdo, potrete assaporare il contatto con il divino e tutta la sua celeste compagnia :-)Giunti al S.E.V. ci sta proprio una bella pausa, in compagnia di un buon piatto (prezzi davvero modici, consiglio le torte, davvero ottime) di 4 chiacchiere e comunque di un panorama fra i più belli del Lecchese..intanto un consiglio, se non volete farvi demoralizzare: non dite ad altri quale sentiero state per fare in bici, potrebbero guardarvi come degli alieni oppure alternativamente tirare fuori il rosario ed iniziare a pregare per voi. Ma noi siamo biker e dopotutto la gente non sa quante cose si possono fare con una buona bici! .. o forse no?La discesa parte subito sotto il S.E.V. lungo il sentiero 4 in direzione Fontanin del Fò e Valmadrera. Attenzione non prendere il sentiero 7. La prima parte è relativamente poco pedalabile, per poi diventarlo solo a tratti: fino al fontanin la pedalabilità è abbastanza ridotta o comunque richiede decisamente una buona padronanza del mezzo (come ad esempio saper fare i nose press).Dal fontanin in poi la situazione migliora leggermente e non mancano i pezzi divertenti, ma ogni tanto a rovinare il divertimento arrivano dei punti anche difficili, nei quali occorre scendere con la bici in spalla.Finalmente si arriva alla chiesa di S.Tomaso e da li si segue una mulattiera che porta fino a Valmadrera: questa è si difficile in quanto molto scassata e con pietre affioranti, ma con una buona dose di controllo la si riesce a fare tutta in sella senza poggiare mai il piede a terra. Particolarmente divertente devo dire..utile a lavare via le difficoltà dei tratti precedenti.
- salita notevole e nel tratto finale quasi mistica per le pendenze notevoli.- molti punti acqua lungo il percorso- discesa di tipo bike & hike per la necessità di caricarsi la bici in spalla in molti passaggi- ottimo il pranzo al S.E.V.