Monte DI Mezzo (2155m)

Oggi abbiamo deciso di andare a visitare l'estrema propaggine meridionale della dorsale dei Monti della Laga...Il Monte di Mezzo…al confine con il gruppo montuoso del Gran Sasso. Secondo alcuni studiosi in questa zona esisteva un lago con emissario il fiume Tronto. Quest’ultimo scavandosi un varco tra Laga e Sibillini avrebbe poi svuotato il lago stesso. Nelle carte I.G.M. del 1907 e del 1930 questa zona è denominata Regione Torbifera; era quindi paludosa come è inteso anche dal termine dialettale abruzzese usato localmente per indicarla: “leghe” con la “e” che si confonde con la “a”. Da qui sarebbe derivato il toponimo “Monti della Laga”. La salita al Monte di Mezzo offre una serie di spettacolari e mutevoli scorci sul Lago di Campotosto e il colpo d'occhio più bello è quello che si gode dal magnifico balcone della cima. Dalla chiesa di Santa Maria Apparente, alle porte del paese di Campotosto, percorriamo qualche km di pianeggiante asfaltata in direzione della diga sul Rio Fucino. Poco prima della diga svoltiamo a sx per una carrareccia che interseca e segue il Sentiero Italia iniziando a salire ripida nel bosco. Mantenendosi a sx si lascia a dx la traccia che prosegue per Passo Cattivo e dopo un breve pendio si raggiungono i prati del Coppo. Crocevia di diversi sentieri, dal Coppo ci si carica la bici in spalla e si prosegue così sino in vetta per una salita mai troppo onerosa. La segnaletica C.A.I. vira verso dx in direzione del Colle dei Prati. Ci spostiamo allora sulla sx e rientriamo nella boscaglia proseguendo un po’ a naso ma puntando pur sempre diritti davanti a noi. Dopo aver attraversato una piccola prateria si riaffronta un altro breve tratto boschivo per poi uscire poco sotto Peschio Menicone dove esiste una roccia che sin dai primi del 900’ reca incisi nomi di pastori. La traversata che passa dal Colle del Vento ed arriva al Monte di Mezzo offre panorami favolosi sul Monte Gorzano e le Centofonti, mentre dall’opposto versante il Lago di Campotosto e la catena del Gran Sasso formano una spettacolare cartolina. Seguendo il crinale montuoso iniziamo a scendere verso la Sella Laga ma per far ciò bisogna purtroppo attraversare un passaggio abbastanza esposto e pericoloso specie se affrontato con il forte vento che tra queste cime rappresenta una costante. La segnaletica è praticamente inesistente e quindi bisogna fare moltissima attenzione a non tentare alternative poco ortodosse, degli spaventosi salti di roccia vi faranno passare la voglia d’avventura. Una volta superato il suddetto tratto critico il sentiero torna pienamente pedalabile e scende veloce verso la Sella Laga con la sottostante Sorgente Pane e Cacio. Alzando gli occhi davanti a noi troviamo l’imponente Vaccareccia. Dalla Sella Laga ci si prepara per la discesa e prendiamo a sx il Sentiero Italia che, in un affascinante single track, discende dalla montagna passando per Fonte Murillo e per il Fosso di Prato Andolino. Il trail si presenta con diverse sfaccettature, dal roccioso e dissestato al terroso ben battuto e scorrevole. Quando si riesce finalmente ad uscire indenni dal Fosso di Prato Andolino…allora è lì che ci si può fiondare in una discesa forsennata stile bike park. Raggiunta la Sorgente Diserto, attraversiamo un paio di rigagnoli d’acqua e torniamo alla chiesa di Santa Maria Apparente andando a chiudere il nostro anello.

CINGHIALE – MAGO 22/09/2012 Campotosto (AQ)