Rifugio Pernici


  • 42.2 km

    Distance

  • 1746 m

    Elevation Gain

  • 1708 m

    Elevation Loss

  • 1733 m

    Max height

  • 55 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Trail Description


La nostra escursione al Rifugio Perniciparte da Riva del Garda. Visto che bisogna arrivare in Val diLedro, la strada da prendere è il suggestivo sentiero della Ponale,che consiglio sempre di evitare di farlo nelle ore più calde dellagiornata, non per la difficoltà o pendenza del sentiero in sè,quanto perchè, essendo "inserito" in una parete rocciosa,rischia di farci grondare sudore già dopo poche centinaia di metri!All'inizio della parte asfaltata, dopoi ruderi del Ristorante Belvedere, al bivio prendiamo la strada adestra, che in breve tempo ci porta sulla strada statale della Val diLedro, all'imbocco della galleria che porta a Riva. Questo è ilpezzo più "pericoloso" del nostro tragitto, in quantodovremmo percorrere 300-400 m stando attendi al traffico di auto epullman.Fortunatamente dura poco, e dopoqualche curva troviamo il bivio per Pregasina , che dovremmo prendereper raggiungere la strada ciclabile che ci porterà a Molina diLedro.Un consiglio: evitate assolutamente diseguire la strada statale fino a Molina, è trafficata, nonlarghissima e vi farebbe correre dei rischi inutili.Subito dopo il ponte , al bivio ,troviamo l'imbocco per la ciclabile, sulla destra. Prendiamola e dopopoche decine di metri troviamo un fontanella che ci permette didissetarci e tirare un pò il fiato.Proseguendo lungo il sentiero, nonpossiamo fare a meno di sorridere alla vista di un cartello che cidice "Bici a mano": noi veri bikers ci facciamo un baffo disalite così! In sostanza la segnalazione avvisa della presenza di untratto a forte pendenza, ma si tratta veramente di pochi metri, e inun attimo ci ritroviamo tra le viuzze del paesino Prè. Qui proseguimo sempre in direzione Lagodi Ledro (i cartelli non mancano, perciò è difficile perdersi), suun tratto asfaltato immerso nei campi, che , con qualche lievependenza da superare (e un altro cartello "bici a mano") ciporta dritti dritti nel paese di Molina di Ledro, e , seguendo leindicazioni, ci troviamo sulle sponde del Lago di Ledro. Sosta di rito, bevutina alla fontana, eripartiamo in direzione Pur. Qui la strada è asflatata,pianeggiante, l'ideale per gustarci i suggestivi scorci del Lago diLedro, con i suoi colori e le montagne che si riflettono sulle sueacque...uno spettacolo!Dopo la località Pur abbandoniamol'asfalto per imboccare un sentiero sottobosco, molto fresco, inleggera discesa , che in un batter d'occhio ci porta dall'altra partedel Lago, ovvero a Pieve di Ledro.Qui raggiugiamo la strada stataleprincipale, in direzione Bezzecca, e dopo qualche centinaio di metrila abbandoniamo per prendere il bivio che porta in Val di Concei. Dopo un paio di tornanti siamo a Loccadi Concei, tiriamo dritti verso Lenzumo finche non arriviamo ad unbivio con un capitello nel mezzo. Questo è l'inizio della parte piùdura del tragitto, ovvero i 7 km che ci porteranno al RifugioPernici. Posiamo le nostre fide mountain bikesnella piccola area di sosta subito dopo il capitello, e neapprofittiamo per mangiare qualcosina, recuperare i sali minerali edasciugarci un pò.Dopo qualche minuto siamo di nuovo insella, la strada parte pianeggiante fino a raggiungere una segheria,dove troveremo il cartello che ci indica la direzione per il Pernici.Da qui la situazione si fa un pò piùduretta, la strada, asfaltata, comincia a salire ed aumentare dipendeza. I tornanti si seguono uno dopo l'altro, e non sembranofinire mai!In alcuni tratti riusciamo abeneficiare dell'ombra degli alberi in parte alla strada, ma inalcuni punti veniamo lessati impietosamente dal sole ormai alto nelcielo!Poco importa, le scorte di acqua leabbiamo, e, alla vista di un grosso faggio in parte alla strada,tiriamo un sospiro di sollievo: l'asfalto finisce, e questo significache non manca poi molto alla meta. Scediamo dalle nostre bici e cilasciamo cadere sull'erba soffice all'ombra del faggio. Attorno a noiadesso ci sono prati in pendenza (e che pendenza!) brulicanti dimucche al pascolo, e si respira un'atmosfera da malga.Ed in effetti, dopo qualche tornante ciritroviamo alla Malga Trat (dove si possono acquistare eccellentiprodotti caseari). Imbocchiamo la strada a sinistra e proseguiamoverso il Rifugio Nino Pernici. Ormai manca veramente poco, un leggerotratto in discesa ci fa riprendere fiato per l'ultimo strappettofinale: meno di un km sottobosco e poi vediamo la luce! Bocca Trat èli che ci aspetta, e poco distante, sulla destra vediamo il RifugioNino Pernici.La sofferenza è finita, ora cimeritiamo la giusta ricompensa: un bella tavolata con polenta, carnedi capriolo, coniglio, salcicce, puntine, crauti e molto altro!Dopo un'abbuffata da leoni, caffè egrappa rigorosamente fatta in casa (un bicchierino, miraccomando!!poi c'è la discesa, e richiede mente lucida!!), ci prepariamo perscendere verso valle. Dal Rifugio imbocchiamo il sentiero 402 che ciporta fino a Malga Grassi : nonstante sia largo e non richiedaparticolari doti tecniche, bisogna comunque stare molto attenti, lapendenza si fa sentire e il fondo spesso è molto irregolare: si fapresto a trovarsi col sedere a terra!Arrivati a Malga Grassi, la stradaverso Riva, dapprima sterrata e poi asfaltata (se la percorretedurante il periodo autunnale, attenzione ai ricci delle castagne,equivale foratura assicurata!), ci porta in un attimo al paesino diCampi.Decidiamo di non percorrere la stradastatale principale per tornare a casa, bensì percorrere ilsuggestivo sentiero chiamato "Pinza", che da Campi ciconduce direttamente al Bastione , sopra Riva.La Pinza va imboccata, scendendo daMalga Grassi, al primo bivio verso destra (ma non preoccupatevi, leindicazioni non mancano). Superati alcuni aggregati di case, lastrada comincia a scendere fino a raggiungere un capitello, e ,vicino , l'indicazione "Sentiero della Pinza".Inizia la discesa, il sentiero è bellolargo ma in alcuni tratti è anche pericoloso: uscire di stradasignificherebbe ritrovarsi qualche decina di metri più sotto: perciòmi raccomando, prudenza!In alcuni punti la Pinza offre degliscorci di panorama veramente notevoli, qualche foto è d'obbligo!


Our excursion to the Refuge Perniciparte from Riva del Garda. Since you have to get there in Val diLedro, the path to take is the evocative path of Ponale, which always suggest to avoid doing it during the hottest hours dellagiornata, not for the difficulty or the slope of the path itself, but because, being "connected" in a rock face, he is likely to make us dripping sweat after only a few hundred meters away! at the beginning of the paved, dopoi ruins of Ristorante Belvedere, at the fork we take the right just road, which quickly leads us on the main road of the Val diLedro, mouth of the tunnel leading to Riva. This is ilpezzo more "dangerous" of our journey, along 300-400 m staying in quantodovremmo wait to hard epullman.Fortunatamente little car traffic, and dopoqualche curve is the crossroads for Pregasina, we should prendereper reach the cycle path that will lead us to Molina diLedro.Un advice: avoid absolutely diseguire the main road to Molina, it is busy, nonlarghissima and would you run the risk inutili.Subito after the bridge, at the crossroads, we find the entrance to the bike, on the right. Take it and dopopoche tens of meters we find a fountain that allows us didissetarci and pull a little bit fiato.Proseguendo along the path nonpossiamo help but smile at the sight of a sign cidice "hand bike": we make ourselves a real bikers whisker disalite so! Essentially reporting alerts you to untratto steep, but it really is just a few meters, and back into an instant we find ourselves among the alleys of Prè village. Here proseguimo always towards Lagodi Ledro (signs out there, so it's hard to get lost), suun asphalt road surrounded by fields, which, with some lievependenza to overcome (and another sign "hand bike") ciporta drove through the village of Molina, and, following leindicazioni, we are on the shores of Lake Ledro. Rite Stop, little drink at the fountain, eripartiamo towards Pur. Here the road is asflatata, flat, ideal to taste us the charming views of Lake diLedro, with its colors and the mountains that are reflected on sueacque ... a show! After Pur abbandoniamol'asfalto to take an underworld trail , very fresh, inleggera descent, which in a blink of an eye takes us across Lake partedel or in Pieve di Ledro.Qui raggiugiamo stataleprincipale the road, in the direction Bezzecca, and after a few hundred metrila abandon to take the crossroads It leads to Val di Concei. After a couple of bends we are Loccadi Concei, pull straight to Lenzumo until we get to unbivio with a capital in the middle. This is the beginning of piùdura part of the journey, or the 7 km that will lead us to RifugioPernici. We lay our fide mountain bikesnella small rest area immediately after the capital, and neapprofittiamo to eat something, recover minerals edasciugarci pò.Dopo a few minutes we are back insella, the road mostly flat until you reach a sawmill, where we will find the sign that points the way for the Pernici.Da here things get a little piùduretta, the asphalt road begins to rise and increase dipendeza. The curves follow one after another, and not sembranofinire ever! In some places we abeneficiare shadow of the trees in part of the road, but we boiled inalcuni points unmercifully by the sun now high nelcielo! No matter, the stocks of water leabbiamo , and, at the sight of a big beech in part to the road, we heave a sigh of relief: the asphalt ends, and this significache not missing that much to the goal. Scediamo from our bikes and cilasciamo soft grass to fall in the shadow of the beech. Around noiadesso there are sloping lawns (and slope!) Teeming dimucche grazing, and the atmosphere is as malga.Ed in fact, after a few hairpin ciritroviamo to Malga Trat (where you can buy eccellentiprodotti dairy). We take the road to the left and proseguiamoverso Rifugio Nino Partridges. Now missing very little, a leggerotratto downhill makes us catch our breath for the last strappettofinale: less than a km away the undergrowth and then we see the light! Trat Eli mouth waiting for us, and not far away, on the right we see the RifugioNino Pernici.La suffering is over, now cimeritiamo just reward: a beautiful table with polenta, carnedi venison, rabbit, sausages, pins, sauerkraut and more! After binge by lions, egrappa coffee strictly homemade (a short, miraccomando !! then there is the descent, and requires clear head !!), we prepare perscendere downstream. From Refuge take the path 402 which ciporta to Malga Grassi: nonstante is off and not richiedaparticolari technical skills, you really have to be very careful, lapendenza is felt and thick bottom is very uneven: it Fapresto to be on his ass on the ground! Arrived Malga Grassi, the stradaverso Riva, first gravel and then asphalt (if percorretedurante the autumn, attention to curly chestnut, equivalent drilling assured!), takes us on a moment to village diCampi.Decidiamo not take the main stradastatale for go home, but go ilsuggestivo trail called "Gripper", which from Campi ciconduce directly to Bastion, above Riva.La pliers goes embarked, down daMalga Grassi, at the first junction to the right (but do not worry, there is no shortage leindicazioni). After passing a few clusters of homes, lastrada starts to go down until you reach the one capital, and, nearby, the indication "Path of pliers" .Inizia the descent, the trail is bellolargo but in some places it is even dangerous to get out of stradasignificherebbe meet some ten meters below: perciòmi recommend, caution! In places Caliper offers degliscorci truly remarkable landscape, a photo is a must!

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