Cavalcata sulle alpi giulie: le selle prasnig, sompdogna e bieliga e 603


  • 74.5 km

    Distance

  • 2079 m

    Elevation Gain

  • 2082 m

    Elevation Loss

  • 1501 m

    Max height

  • 662 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso


Percorso Bellissimo quanto faticoso; le tre salite percorse sono tutte difficili, sia per le pendenze sia per il fondo; Il contesto è impagabile; si parte da cucco, parcheggio vicino ad alcune case sulla destra della statale in direzione udine; con sottopasso ci si immette sulla ciclovia alpe adria che si segue fino a tarvisio; molto bella; anche se il tratto è relativamente lungo non annoia mai. Arrivati al bivio per fusine villach prendere l’unica sterrata non segnata che porta a Tarvisio all’imbocco della strada per riofreddo (direzione predil slovenia bovec) è l’unico tratto con un po di traffico ma si arriva velocemente a riofreddo dove a dx parte la sterrata che segue il vallone fino all’imbocco della salita per sella prasnig; paesaggio indimenticabile con una serie di picchi rocciosi di rara bellezza;la sterrata prosegue con buon fondo e qualche saliscendi fino alla salita vera e proprio. Segnalo che tra quota 1080 (la fine del pianoro di riofreddo) e quota 1480, senza strafare e non incaponendosi per restare in sella a tutti i costi (le energie serviranno per il resto del percorso...) è percorribile per un 60% circa. Le caratteristiche della salita sono pendenza ma soprattutto fondo smosso. Tempo di salita 1h con qualche piccola sosta per riprendere fiato. La discesa in val saisera non presenta difficoltà, ma permette di godere dell’impagabile vista sul montasio.
Dal parcheggio a fondo valle guadato il torrente, si prende la strada asfaltata a sx fino a malga saisera, dove inizia la salita a sella sompdogna dopo aver superato il rifugio grego.
Tra quota 1040 e 1180 e percorribile in sella comodamente su vecchia sterrata che salendo si restringe per frane e vegetazione fino ad essere difficilmente individuabile; si segue al 4 tornante (impossibile sbagliare) il sentiero per il rifugio grego, 300 metri di dislivello con bici in spalla, in un bel bosco di faggi. Dal rifugio alla sella un breve saliscendi con strappetto finale su cementata senza problemi;
Da sella sompdogna inizia una bellissima discesa su asfalto; il contesto non fa rimpiangere lo sterrato perche si puo godere comodamente e rilassandosi un po della bellissima val dogna; le montagne che la chiudono a sud tra le quali svetta il montasio sono spettacolari. Arrivati alla bortgata chiut a dx inizia la salita per sella bieliga, indicazione agriturismo malga poccet 13 km.
la salita a sella bieliga impegnativa; tutta percorribile, vi sono tratti compresi tra 1010 e 1220 di quota con pendenze vicine al 20%; il percorso e reso piu difficile dal ghiaietto sull’asfalto/cemento molto danneggiato, mentre sui tratti con minor pendenza lo sterrato è discreto. La strada e stata sistemata ed è percorribile sino alla sella.
Da sella Bieliga la discesa avviene su sterrato e sentiero; prendere quindi la mulattiera a dx segnavia 603 (in direzione opposta a quella per malga poccet che va verso sx) che si segue per circa 700 metri lineari. L’imbocco del sentiero alla data dell’11 agosto 2013 è coperta da cataste di tronchi tagliati; qualora non si conosca il percorso (come nel mio caso) vi segnalo come riferimento una casetta di legno sulla destra; qualche metro prima sulla sx si stacca la mulattiera che fin da subito non da l’idea di essere percorsa con frequenza; vegetazione e sassi smossi rendono la parte iniziale piuttosto lenta; un tratto con una decina di alberi di traverso sul sentiero e' comunque facilmente superabile successivamente la mulattiera si restringe a sentiero; i torrenti che lo tagliano, lo hanno eroso profondamente ma senza pericoli particolari. Unico punto che richiede attenzione è una frana poco prima dell’inizio della sterrata che porta a bagni ; un tratto di sentiero per una cinquantina di metri e stato travolto da una frana ghiaiosa; le tracce sono molto strette e instabili e la bici è veramente d’impaccio se si e soli; comunque con attenzione e molta prudenza si supera e si giunge alla sterrata finale; non certo una passeggiata data la forte pendenza ed il fondo smosso; alcuni tornanti hanno una pendenza da brivido….. Bene o male si arriva all’asfalto per riprendere la ciclovia arrivati ad un incrocio prendere a dx l’unica strada con il cartello di strada a fondo chiuso; dopo qualche centinaio di metri lineari si arriva alla ciclovia e in pochi minuti al punto di partenza.


http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/10526

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