Monte Corvo II


  • 23 km

    Distance

  • 1402 m

    Elevation Gain

  • 1945 m

    Elevation Loss

  • 2590 m

    Max height

  • 819 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso



Non c’è storia, il Monte Corvo rappresenta sempre un osso molto duro, indipendentemente dai versanti ove lo si aggredisce. Raggiungere la sua vetta, specie se con un ferro sulle spalle non è affatto cosa semplice. Partendo dal piazzale di Prato Selva si imbocca la carrareccia che sale al Colle Abetone, lo aggira sulla dx e termina su un pianoro erboso. Si segue la segnaletica C.A.I. per il Piano di San Pietro ed ivi giunti si scende a sinistra lungo un crinale di roccia arenaria alle pendici del Colle Andreole. Arriviamo ai piedi del Fosso del Monte, in un’incantevole oasi ove è ubicato il Rifugio del Monte, finalmente ristrutturato e gestito dal Sig. Arnaldo Di Crescenzo, simpatico e disponibilissimo amante della montagna pronto sempre ad accogliere viandanti e a deliziarli con i suoi manicaretti. Dal Rifugio del Monte si inizia a risalire in portage l’omonimo fosso fino ad arrivare in corrispondenza di giganteschi massi. Deviamo sulla sx portandoci sotto due piccole forcelle. Ci arrampichiamo con passaggi di primo e secondo grado verso la forcella più alta facendo molta attenzione a dove mettiamo i piedi. In uscita dalla forcella prendiamo a dx andando a percorrere interamente, sempre in portage, il faticoso crinale della cresta NE del Monte Corvo. Grandiosi panorami ci si parano dinanzi durante l’ascesa, la Conca di Capovelle, il Malecupo, il Pizzo Intermesoli e il Lago di Campotosto nella sua interezza. Dalla vetta del Monte Corvo (quota 2623m) si affrontano in discesa i complicati passaggi che precedono la Sella omonima. Un single track, con una serie di tornanti ripidi ed insidiosi, conduce alla Fonte Venacquaro per poi proseguire sino a fondo valle. Il sentiero 144, ben marcato, attraversa con passaggi tecnici la Valle Venacquaro regalando nel contempo scorci mozzafiato. Approdati nella parte finale della vallata ha inizio il tratto di discesa più ostico e duro. La traccia precipita tossica verso la Fonte Gelata e lo diventa ancor di più in entrata nel Fosso Venacquaro. Solo quando la pendenza diminuisce in corrispondenza del vetusto Bosco di Fonte Novello allora si riescono a recuperare le ultime energie per un bel trail e per la lunga e velocissima discesa su carrareccia fino all’abitato di Intermesoli. Un itinerario molto duro, che inizia con una piacevole pedalata, continua in una spettacolare e pericolosa ascesa in portage e dopo aver raggiunto la vetta, se non si possiedono le dovute capacità fisiche e tecniche, la spietata via di discesa può rivelarsi un interminabile tormento.


CINGHIALE 07/08/2013 Prato Selva (TE)


http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/10482

Mappa/Altimetria

Immagini


Download

Scarica il file GPS

Scarica l'intero percorso