Fabiano / Quadrelli / fabiano


  • 23.5 km

    Distance

  • 551 m

    Elevation Gain

  • 569 m

    Elevation Loss

  • 689 m

    Max height

  • 162 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso


2 aprile 2010

A volte, quando faccio certe uscite in solitaria, che definisco un po goliardiche, mi chiedo che cosa mi spinge a farlo. Erano mesi che puntavo quest'area, che cercavo tracce di possibilie sentieri a me sconosciuti da esplorare, senza sapere se questi percorsi fossero solo per trekking oppure pedalabili. Sta di fatto che dopo la lunga attesa seguita ad un rigido invermo, tanta neve e le ultime piogge ho attesso e approfittato di una bella giornata di sole e bici in resta, in solitario sono partito per fabiano dopo rivergaro in provincia di piacenza. In realtà sapevo che stavo facendo una caxxata, che dopo la grandinata di ieri e la pioggia di questi giorni avre potuto trovare fango. Ma la voglia era tanta ed irrestistibile e sono dunque andato. Giunto al punto di partenza, mi svesto, mi cambio, carico tutto. metto lo zaino e parto....Subito in salita, subito in ripidea pendenza superirore al 15%, axium, dop0 150 metri mi accorgo che la ruota èposteriore è sgonfia, (il primo accidenti ed impropero parte in direzione verticale alla mia testa, cominciamo bene mi dico. Non ho voglia di cambiare la camera d'aria, ritorno in macchina e rigonfio la ruota a 5 atmosfere per vedere se tiene. Riparto quindi di nuovo armato di buona speranza con un occhio alla strada ed una alla ruota, tiene dico, allo ra va bene. Vabene un accidenti primo sterrato, lun sentiero ripido e fangos, ci provo, sembra di pedalare sul sapone, scendo e spingo..un'altro impropero. Guardo in alto per capire dov'e la cima, spingo , pedalo e poi ancora spingo. I primi 300 mt di dislivello in ascesa sono tutti cosi., affanno, cuore a mille ma la voglia di salire e scoprire è più forte. Ma Man mano che salgo il fango diventa più consistente, piu "cementoso" a tal punto da bolccarmi la ruota davanti, quindi spingo non più, metto la bici in spalla e salgo, ora è trekking, si ma con i piedi nel fango. Vado avanti cosi finche non si apre un sentiero nei campi, Che bello dico ora posso pedalare..NOOOOONE...peggio di prima e continuo ad alternare tratti pedalando a tratti a spinta sempre con la ruota bloccata e bici in spalla. E ogni tanto mi chiedevo tra me e me, parlando da solo come un matto...MA PERCHE' FACCIO STE COSE????...qui era da venire a luglio/agosto dopo due o tre settimane di sole non ora....ma imperterrito vado avanti e salgo, ad ogni collinetta conquistata mi si apre un panorama sempre più ampio, sempre piu bello, la vista puo spaziare sempre più. Da un lato la Val Trebbia dall'altro la Val Nure attraversate dai rispettivi fiumi e li in fondo la pianura, Piacenza, Lodi, di milano si vede solo una coltra nera sovrastata dai picchi innevati delle Alpi....allora dico ecco perche lo faccio, per godere dello spettacolo che la natura regala.....proseguo la salita fino ad arrivare al picco più alto e iniziare cosi una lunga discesa, seguo una traccia con il mio navigatore ma a un certo punto sbaglio, tenta e ritenta trovo il sentiero giusto...azz. sale ancora!!!!...ma in effetti è l'ultima salita, rimango un pochino in quota e poi riscendo.....urca vedo una pozzanghera...mi ci butto dentro con la bici per togliere un po di fango (di solito nelle ponzanghere ci sono i sassi p il terreno duro) NON QUI...ci finisco dentro impantanato con anche i piedi....continuo e finalmente inizia la discesa....prima un terrano molto sasso e bisogna fare attenzione...poi di nuovo fango, tanto fango, quasi cemento, finalemnte giungo alla strada che collega le varie frazioni...Scendo qualche km ma poi la tracci mi dice di svoltare a sinistra....Ero Convinto di essere ormai in direzion di arrivo NOOONE....devro risalire un sentiero fangoso, ci riesco pedalo, attraverso una cascina, mi rimpantano di nuovo ma questo fango era diverso...CEMENTO RAPIDO....il contadino mi sconsiglia di proseguire per quel sentiero, ieri ha piovuto ( ecchenoncelosapevo???...)Allora torno indietro e scendo per questa stradina dissestata, a tratti sterrata a tratti asfaltata e mi viene in mente una cosa. Quando avevo trovato la traccia di questo percorso ricordo che c'erano alcuni pnti indicati come ?EMERGENZA ANTROPICO AMBIENTALE" e mi chiedevo che cosa significasse...mumble mumble...FRANE siginifacava FRANE, di cui diverse sul strada o diversi tratti di srtada franati...quindi procedo con attenzione per tornare alla base.....Scendo veloce ma bici dietro svirgola...azz. la ruota si sta sgonfiando,,,quindi accelero finche non arrivo sulla provinciale che mi riporta all'auto a spingo per guadagnare secondi preziosi perche non ho voglia di sostituire la camera d'aria....arrivo agli ultimi 100 metri che sento la ruota ormai a terra e la valvola che tocca l'asfalto ma ormai sono arrivato, finalemente, esausto ma soddisfatto....rimetto la bici sul porta bici...e scopro che ho bucato anche la ruota davanti e non me ne ero accorto...completamente sgonfia....e si torna a casa, con una simpatica giornata, seppur faticosa, trascorsa e tante foto dei panorami visti e dei sentieri percorsi.....in attesa dell prossima " goliardata.


http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/2000

Mappa/Altimetria

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