Corno Grande (2912m)


  • 14.4 km

    Distance

  • 857 m

    Elevation Gain

  • 2093 m

    Elevation Loss

  • 2898 m

    Max height

  • 879 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso



“Mirand’all’intorno, pareva che io fussi in aria” raccontava nel XVI secolo Francesco De Marchi che alla veneranda età di sessantanove anni, compì la prima scalata alla cima del Corno Grande. Il Corno Grande (2912m) è la cima più alta del massiccio montuoso del Gran Sasso e degli Appennini. Di conformazione geomorfologica simile a quelle dei gruppi dolomitici, sia pur formato in buona parte di rocce calcaree. È composto da quattro vette tra le quali l’occidentale ossia la più elevata. E’ proprio su quest’ultima che abbiamo azzardato l’ascesa onde poter compiere una della discese più entusiasmanti e remunerative che si possano compiere nell’intera catena del Gran Sasso. L’escursione in argomento è assolutamente sconsigliata a bikers inesperti in quanto presuppone dimestichezza in ambienti montani, passo sicuro e senso dell’orientamento. Si raccomanda di percorrere l’itinerario con condizioni meteo perfette evitando i weekend data la massiccia affluenza di persone. Partenza dal piazzale dell’osservatorio di Campo Imperatore e salita alla Sella di Monte Aquila con brevi tratti pedalabili. Dalla sella si procede su facile sentiero per poi affrontare una prima ripida ascesa in portage all’ombra del Sassone fin sulla sella del Brecciaio. Il secondo e ben più duro tratto in portage, cha passa dalla Conca degli Invalidi, conduce sul tetto degli Appennini dove la vista spazia a 360 gradi su tutte le altre cime del Gran Sasso,su gran parte dell’italia Centrale, il mar Adriatico e gli altri grandi massicci e gruppi appenninici quali Sibillini,Laga,Majella,Velino e Sirente. Sempre dalla via normale si scende al bivio per il Passo del Cannone. Attenzione a non imboccare più valle l’ormai dismessa via ferrata Brizzi. Si gira a dx e l’ennesimo tratto bici in spalla ci porta nel passaggio più complicato in considerazione dell’ingombro della bici, dell’assenza di punti ove potersi assicurare e di un piccolo tratto di via ferrata. Inoltre spesso, anche in piena estate, insidiose lingue di neve persistono nel punto più pericoloso dell’itinerario, un delicato passaggio che, in assenza di sistemi di ritenuta espone l’escursionista ad un colossale salto nel vuoto. Una volta superato il Passo del Cannone ha inizio la grandiosa discesa verso la sella dei Due Corni, fatta di passaggi su ghiaione e deliziosi tornanti. Si procede in single track approdando al rifugio Franchetti per sprofondare nella spettacolare Valle delle Cornacchie. Giunti alla Madonnina, un ripido e sconnesso sentiero, evidenziato solo da obsoleti segnali su roccia, devia verso destra scivolando al rifugio San Nicola. Lasciandosi il rifugio sulla sx continuiamo a scendere per deviare sempre a sinistra verso la boscaglia non prima di essersi voltati ad ammirare l’imponenza del “paretone” . Appena entrati nel bosco il sentiero torna evidente e piacevolmente tecnico, serpeggia fino alla chiesetta di San Nicola per innestarsi infine su un’ampia carrareccia che entrando a Casale San Nicola conclude l’itinerario.


CINGHIALE 17/07/2013 Campo Imperatore (AQ)


http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/10266

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