Sindacale - Brussa Castello e Oasi Valle Vecchia


  • 32.5 km

    Distance

  • 24 m

    Elevation Gain

  • 10 m

    Elevation Loss

  • 15 m

    Max height

  • 0 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso


Percorso realizzato su strade secondarie a basso traffico veicolare con partenza da Sindacale di Concordia Saggitaria e con destinazione l'oasi lagunare di Valle Vecchia detta anche l’area naturalistica di Brussa.
Si fa notare che: dal ponte sul Canale Cavanella al parcheggio auto e bus della spiaggia di Brussa (circa 2 km) la strada è sterrata-sabbiosa. Con la bella stagione, poiché tale tratto di strada è percorso da numerose auto e bus turistici è assicurato il bagno di sabbia e terra finissima. Inoltre è bene ricordare che in estate la zona è infestata da numerosissime zanzare!
Ciò premesso, tale oasi è situata tra i fiumi Tagliamento e Livenza e rappresenta una tipica situazione dell'ambiente costiero del Veneto. E' caratterizzata da oltre 4 km. di litorale sabbioso e da un entroterra agrario ottenuto mediante la bonifica delle preesistenti superfici lagunari salmastre avvenute negli anni '60. I suoli sono di tipo sabbioso e argilloso e presentano frequenti infiltrazioni di acqua salmastra.
Sono rappresentate numerose situazioni d'ambiente, tra cui figurano biotopi di duna sabbiosa, di palude dolce e di pineta inseriti dentro un contesto di superfici coltivate. Il suo complesso mosaico ambientale determina una particolare ricchezza naturalistica.
'Valle Vecchia natura nuova' è lo slogan che vuol far conoscere questo lembo semipaludoso, oasi e rifugio per numerosi uccelli, specie migratori, e fauna di palude. L'area è particolarmente indicata agli amanti dell'osservazione degli uccelli (bird-watching) ed è attrezzata con un interessante sentiero didattico ed una pista ciclabile. Lungo la costa interessanti formazioni palustri della flora dunale e una pineta litorale. In realizzazione il sistema museale della bonifica e della pesca di laguna. Si segue il percorso su una strada in terra battuta che affianca per circa cinque chilometri la pineta di recente costituzione e le varie macchie boscate della fascia costiera. Lungo questa stradina è possibile prendere uno degli innumerevoli accessi al mare segnalati, attraversando così la fitta pineta e le interessanti dune sulle quali insiste.
Continuando il percorso lungo lo sterrato parallelo alla costa, è possibile praticare l'osservazione dell'avifauna, grazie alla presenza di due capanni di osservazione; il percorso conduce poi ad un secondo argine in erba, argine che segue le sinuosità del canale Canalon.
Questo tratto si presenta di estremo interesse; seguendo la stradina ai piedi dell'argine, infatti, è possibile, di volta in volta, ammirare l'esteso paesaggio lagunare di Caorle, costituito da valli, barene, velme, canneti; in particolare, è possibile notare ancora una volta la presenza di costruzioni vallive ormai in estinzione, quali sono i casoni lagunari.
La Brussa è uno dei paesaggi più interessanti di tutto il litorale dell'Alto Adriatico. Si tratta di una vasta area semideserta situata oltre il canale Nicessolo, nella parte est del territorio comunale di Caorle. Per arrivarci bisognerebbe attraversare il canale utilizzando qualche traghettatore che, di norma, si può trovare soprattutto d'estate. Per chi vuole conoscerla in bicicletta, consiglio due soluzioni: la prima è partire direttamente da Caorle (l’ingresso alla pineta dista esattamente 31 chilometri, per strade di scarso traffico); oppure, quella adottata dallo scrivente, percorrere in automobile la prima metà del tragitto e parcheggiare la vettura in una delle molte aree di sosta che si possono trovare nella frazione di Sindacale (che si trova esattamente a metà strada) e da qui partire in bicicletta.
Sia in automobile che in bicicletta, la prima parte di questo percorso lo compiamo partendo da Caorle e seguiamo l'indicazione per San Gaetano e per Marango; una volta arrivati al ponte sul Lemene della piccola frazione, proseguiamo sulla stessa strada che si dirige verso nord. Dopo poco più di 500 metri arriviamo all'incrocio con la strada provinciale che conduce verso Latisana e, girando a destra, ci immettiamo in questa provinciale. Dopo 14,7 Km, attraversiamo ancora una volta il fiume Lemene e proseguiamo dritti superando l'abitato di Sindacale. Superato il centro abitato, dopo un chilometro dal ponte che abbiamo appena lasciato alle nostre spalle, una stretta strada sulla destra, via Villaviera, ci conduce verso la località di Brussa. In questo luogo, per chi ha percorso fin qui l'itinerario in automobile, è possibile parcheggiare, scaricare la bicicletta e continuare pedalando. Definiamo questo punto il Km. 0 del nuovo itinerario e ci inoltriamo per questa piccola strada asfaltata, tra le case dell'abitato di Sindacale. A 3,5 Km. arriviamo ad un incrocio e giriamo a destra; dopo pochi metri incontriamo un'osteria dove è possibile un momento di sosta. Svoltiamo a sinistra e al Km. 5,6, tenendoci sulla destra, entriamo nell'abitato della frazione di Castello di Brussa (vedi 2 foto). Prima di girare a destra, verso la pineta, possiamo fare il giro della borgata per vedere il caratteristico edificio merlato da cui deriva appunto il nome "Castello" dato alla frazione. Prima di raggiungerla incontriamo ancora una trattoria (Km. 8,7) e proseguendo, al Km. 11, svoltando a destra incontriamo due agriturismi; più avanti sulla sinistra, dopo qualche centinaio di metri, la villa della famiglia Lovati che un tempo era proprietaria dell'intera tenuta "La Brussa". Più avanti sulla sinistra un'altra trattoria, e vicino, la chiesetta della piccola frazione. Svoltando a destra al Km. 12,5 incontriamo il "Muteron dei frati" dove si racconta vi fosse un antico convento, se invece svoltiamo a sinistra incontriamo un agriturismo dove è possibile pernottare. Dopo pochi metri altri due ristoranti, uno a sinistra e poi uno a destra e finalmente si è ai piedi del ponte d'accesso a Valle Vecchia. Da sopra il ponte sul Canale Cavanella godiamo di un panorama magnifico: davanti tutta la pineta, mentre sulla destra, in lontananza, Caorle, su cui spiccano i suoi due campanili. Continuando sul lungo stradone giungiamo all'area di sosta litoranea dove incontriamo dei grandi cartelli con informazioni più specifiche su come visitare tutta l'area. Qui, oltre ad una flora interessantissima è possibile vedere molte specie, anche rare, di uccelli acquatici e rapaci tra i quali spiccano il tarabuso e il cavaliere d'Italia. Visitare questo autentico paradiso ci farà trascorrere alcune ore piacevoli ma non dobbiamo dimenticare che per il mantenimento delle sue peculiarità ambientali è necessario usare il massimo rispetto per tutta l'area.
Nell’ultima foto: un bel ramarro che prendeva il sole vicini alla mia bicicletta.
Per consultare la descrizione di tutti gli waypoint (che questo sito non permette di caricare) potete cliccare su questo link:


http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/11700

Mappa/Altimetria

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