Iesolo - Lido di Jesolo - Cavallino - Punta Sabbioni - Lio Piccolo


  • 75.6 km

    Distance

  • 0 m

    Elevation Gain

  • 0 m

    Elevation Loss

  • 18 m

    Max height

  • 6 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso


Bellissimo percorso naturalistico realizzato su piste ciclabili e strade secondarie a scarso traffico veicolare.
Punto di partenza è Iesolo paese, attraversato dal fiume Sile e dal canale che collega il Sile col Piave. Meta del percorso è Lio Piccolo.
Lungo il percorso sono stati attraversati il Lido di Jesolo fino al relativo Porto Turistico, quindi è stato attraversato il Fiume Sile e si è entrati nella penisola di Cavallino – Treporti.
Il nome Cavallino trova la propria origine dall'uso di quest'area per l'allevamento di cavalli da parte degli antichi veneti. Il territorio del comune è costituito da una penisola (il Litorale del Cavallino) che separa Laguna Veneta nord dal mare Adriatico. Il fiume Sile (che scorre nel vecchio alveo del Piave e per questo noto anche come Piave Vecchia) la separa a nord-est dal territorio comunale di Jesolo. La penisola è divisa dalla laguna tramite il canale Pordelio che, verso ovest, si dirama in altri due canali, il Portosecco e il Saccagnana; sono tutti e tre navigabili. Il Pordelio termina nei pressi del Sile a cui è collegato tramite il canale Casson; la confluenza di quest'ultimo nel fiume è regolata da una chiusa. Uno degli eventi più importanti dell'anno è sicuramente il Palio Remiero delle Contrade di Cavallino-Treporti che si tiene la seconda domenica di giugno: le 12 "Contrade" in cui è suddiviso il territorio si sfidano ogni anno in una delle tradizioni più consolidate del territorio, la voga. E’ una spettacolare sfida a colpi di remo su Caorline, sfida preceduta da un Corteo acqueo e accompagnata dalle sfide tra i Campioni su gondole e Giovani su mascarete. Oltre a questo, il Palio comprende sfide di tiro con l'arco, calcetto, bocce e altre regate "minori", tornei che andranno a stabilire la Contrada vincitrice alla chiusura del Palio (settembre). L'evento ha da sempre attirato una notevole quantità di spettatori, turisti o abitanti, sempre più incuriositi da una tradizione che Cavallino-Treporti ha saputo riportare ai suoi massimi.
Il percorso prosegue nelle vicinanze del famoso parco acquatico Aqualandia fino a raggiungere il punto più estremo della penisola di Cavallino-Treporti: il Faro di Porto Lido (nella 1^ foto) proteso nel mare Adriatico. Da tale punto si ha una splendida vista sul Lido di Venezia.
Dal Faro si prosegue poi verso la laguna di Cavallino passando per Punta Sabbioni. Da tale località si vede l’Isola di Sant’Erasmo e le Isole di Burano e Torcello. Quindi si entra nel cuore del centro abitato di Treporti (nelle foto 2 e 3 si vede la bella Chiesa dedicata a Santa Maria della Neve) e la piccola piazza su cui si affaccia Palazzetto Boldù (fine del XVII secolo). Si tratta di una località prevalentemente agricola; infatti il paesaggio circostante si caratterizza per la presenza di orti - dove si coltivano, tra l'altro, le note castraùre (il primo germoglio del carciofo violetto) e le zizoÅ‚e (giuggiole) - con qualche casone isolato, intervallati da canali, zone di barena e valli da pesca. Come già detto, la meta finale del viaggio è Lio Piccolo con la sua chiesetta seicentesca (foto 4): una località della Laguna Veneta, compresa nel comune di Cavallino-Treporti e vi si accede da Treporti percorrendo una strada molto panoramica, circondata da paludi. Lio Piccolo ha subito, nel corso dei secoli, notevoli mutazioni territoriali, a causa di fenomeni quali la subsidenza e l'erosione marina. L'origine di Lio Piccolo costituisce parte integrante dell'evoluzione morfologica della laguna di Venezia. Si suppone, infatti, che la località derivi, come gran parte del territorio lagunare, dal costante accumulo di detriti fluviali portati a valle dai numerosi corsi d'acqua che sfociavano in questi luoghi ed in particolare, data la prossimità, dal fiume Piave. A questo si aggiunge la costante azione del mare che, attraverso le maree e le correnti marine, contribuirono alla modellatura di queste terre. Sebbene Lio Piccolo sia oggi una località prettamente agricola e scarsamente popolata, le testimonianze archeologiche descrivono il luogo come un fiorente scalo commerciale in epoca imperiale romana legato, per contiguità e cultura, a Lio Maggiore e ad Altino. Riferibili a questo periodo sono i ritrovamenti, per metà sott'acqua, dei resti di due grandi case-emporio con ricchi pavimenti in mosaico. Per gli amanti della natura la laguna nord, le barene, le valli da pesca e i piccoli centri abitati di Treporti, Lio Piccolo e Le Mesole costituiscono mete di grande fascino, angoli nascosti da scoprire, punti privilegiati per osservare con discrezione flora e fauna lagunare (numerose colonie di fenicotteri rosa-vedi alcune foto). Il paesaggio attraverso il quale si snoda questo lungo ma interessantissimo itinerario tocca diverse realtà del territorio, dalle valli da pesca ai piccoli borghi rurali - Le Mesole, Lio Piccolo - agli orti di zucchine e carciofi che rendono particolarmente pittoresco questo angolo di laguna. L'ambiente è uno dei più suggestivi, caratterizzato dall'importante presenza delle valli da pesca, con i cormorani, gli aironi bianchi e gli aironi cenerini d'inverno, le pettegole, i cavalieri d'Italia e le garzette d'estate, e dalle formazioni di barene con la loro caratteristica flora e fauna. Percorrendo la lunga strada che costeggia l'argine di separazione tra le valli da pesca, la sensazione è quella di inoltrarsi nell'ambiente acqueo lagunare. Oltrepassata Valle Sacchetta si può visitare il villaggio di Le Mesole, caratterizzato da tipiche colture di frutta e ortaggi, fino a giungere ad un oratorio (il cui giardino ha un vecchio cipresso inclinato) e al restaurato monastero cinquecentesco.
Inoltre, la bassa vegetazione caratteristica delle barene nasconde una fauna ricca e interessante. Il periodo più adatto per l'osservazione dell'avifauna locale è sicuramente la primavera: da una decina di anni la laguna di Lio Piccolo è infatti un'area di nidificazione privilegiata dal Cavaliere d'Italia dall'inconfondibile piumaggio bianco e nero. Nel periodo tardo-primaverile possibile osservare altre specie nidificanti, in particolare la rara Pettegola, il Gabbiano reale, il Fraticello, la Sterna e il Germano reale. Interessanti anche i periodi migratori in cui gli incontri con le numerosissime specie di passo potranno essere piacevoli e imprevedibili. E' buona norma fermarsi solo brevemente ad osservare gli uccelli, per non disturbare il delicato momento della nidificazione.

Infine, riporto qualche cenno del fiume Sile che viene attraversato due volte: è un fiume di risorgiva di 90,49 km. Nasce da varie risorgive distribuite tra Vedelago (TV) e Piombino Dese (PD). Scorre con una certa sinuosità, attraversa Treviso e finisce nella Laguna Veneta. Un tempo sfociava a Portegrandi di Quarto d'Altino ma nel 1683 la Serenissima ne deviò il corso tramite il canale Taglio del Sile che ne trasferisce le acque sul vecchio letto del Piave, a sua volta deviato più ad est (per cui l'ultimo tratto viene detto anche Piave Vecchia). Sfocia infine sull'Adriatico andando a dividere il Lido di Jesolo dal Litorale del Cavallino (porto di Piave Vecchia). L'intero corso è protetto dal Parco naturale regionale del Fiume Sile.

Attenzione: nel periodo estivo la zona di Lio Piccolo è particolarmente infestata da numerosissime zanzare. Prendere quindi le dovute precauzioni.

Per consultare la descrizione di tutti gli waypoint (che questo sito non permette di caricare) e le relative foto cliccare sul seguente link:


http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/11696

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