369 Da Calalzo, ai piedi dell' Antelao


  • 56.8 km

    Distance

  • 2238 m

    Elevation Gain

  • 2241 m

    Elevation Loss

  • 1956 m

    Max height

  • 551 m

    Min height

  • Road

  • Equip

  • Skill

  • Effort

Descrizione del percorso


Referente RENATO - () - Ultima ricognizione: 01 10 2013

SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 57 Km - Dislivello Sal/Disc = +2450 m
Quote min/Max = 557 / 1956 - Tempo Standard ore 8:30 min
Velocità media = 6,7 Km/ora - Ciclabilità su tempo 97% (a piedi 15 min)
Difficoltà Tecnica = 6/7 DIFFICILE - G.D. = 125 Difficilissimo

DESCRIZIONE
Si inizia scendendo per stradaine verso il Lago di Centro Cadore (lago di Pieve-Calalzo-Domegge).
Dallo Chalet al Lago, in loc. Lagole, si riprende a salire raggiungendo la ciclabile (Calalzo-Cortina) nel wp E q.814. In F, lasciata la ciclabile, si scende a Sottocastello e quindi alla grande diga che sbarra il corso del Piave formando il lago. Subito dopo, per una ripida stradina, si risalgono le pendici del Col Pelos; a q. 820 (fienili Restiè) il fondo peggiora e tra i wp I1 ed I3 si trova un tratto in parte esposto e non ciclabile (per circa 700 m) con sassi, radici e attraversamento di ruscelli. Poi il fondo migliora e si scende gradevolmente per un bel sentierino, fino sopra Caralte, dove si ritrova l’asfalto. Sottopassata la SS di Alemagna, si scende velocemente in periferia di Perarolo (raggiungibile rapidamente dal wp J). Da qui si riprende l’antica salita della Cavallera (riservata al traffico locale dopo la costruzione del viadotto Cadore) che termina sulla SS a q. 720 (wp K). Poco più di 100 m e poi si lascia la SS svoltando a sx per Damos; inizia un sentiero favoloso e divertente sull’antica sede di una strada romana) che taglia, in falsopiano, le pendici sud del monte Zucco. Avvicinandosi a Nebbiù il sentiero ridiventa strada e risale lungo i pendii prativi fino a ritrovare la SS per Cortina e poco più in alto la ciclabile Calalzo-Cortina. Inizia la lunga e bella salita che porta la Rif. Costapiana (q. 1570); rifocillati al rifugio ed ammirato il notevole panorama, si riparte ora con maggior fatica causata da pendenza e fondo non sempre ottimale.
NOTA: al tornante di q. 1830 si potrebbe tagliare per il sentiero che porta direttamente a F.lla Antracisa)
La salita termina a q. 1945 sulla sella tra la chiesetta di San Dionisio (a sx) ed il Colle della Croce a dx: luoghi panoramici tra i più belli delle dolomiti con una vista particolarmente suggestiva sul vicino monte Antelao (dir. ovest-nord-ovest). La discesa sul rif. Antelao richiede di camminare per un po’ e spalleggiare la bici in 2 passaggi. A q. 1800 il rifugio ci consente il meritato riposo e ristoro (il più è fatto !). Per una bella forestale si scende facilmente a F.lla Antracisa poi si riprende a salire verso la cima del Tranego. Alcune brevi ma dure rampe con fondo dissestato potranno appiedare anche per la fatica accumulata nei 2000 m di disl. già superati; finalmente si arriva la valico di q. 1820 poco sotto la cima del Tranego. Equipaggiati per la lunga discesa si riparte veloci verso Pozzale; ritrovato l’asfalto ed attraversato il paese, a q. 1040 (wp N0) si svolta a sx e poco dopo ancora a sx trovando un sentierino (qualche passo a piedi) che termina a Calalzo paese (periferia alta ).
NOTA: da qui sarebbe facile scendere alla stazione F.S. chiudendo il giro.
Se proprio volete completarlo: scendete al torrente Molinà e risalite (è durissima!) a Rizzios poi ancora dure rampe fin sopra Grea (q. 970); discesa in val Bieggia ma poi si affronta un sentiero che risale per una 30-ina di m; ancora in discesa si arriva a Domegge e da qui a Vallesella (presso il lago a 700 m di quota); resta da risalire di 50 m fino alla SS che si raggiunge nei pressi del ponte Molinà. Per evitare un tratto di statale ci troviamo a risalire un gradinata (ci mancava proprio !) poi, in breve, si arriva al parcheggio.


http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/11316

Mappa/Altimetria

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